Regia di Craig Gillespie vedi scheda film
Lars (Gosling) ha una forma di introversione parossistica, che lo porta a evitare relazioni sociali e qualsiasi tipo di contatto fisico. Finché un giorno non decide di farsi spedire a casa una ragazza su misura. Il fratello (Schneider) e la compagna di quest'ultimo (Mortimer), che abitano proprio di fronte a lui in un paesino sperduto degli States, restano increduli, nonostante siano abituati alle stramberie del congiunto. Poi, su consiglio di una psichiatra interpellata (Clarkson), stanno al gioco, e con loro tutta la cittadinanza, fino a quando, finalmente, Lars non esce dal guscio.
ùLa trovata, anche se non nuovissima (basti pensare a Life size o a Io e Caterina) è geniale: qui siamo tra Harvey e una sorta di Truman Show a copione invertito. La favola dell'introverso patologico che trova lentamente una sua faticosissima via verso la socialità è toccante e commovente, con punte di autentico lirismo, perennemente in bilico tra commedia fantastica e dramma psicologico in un'ambientazione fuori dal tempo (anche se non mancano riferimenti a Internet e cellulari). Un eccesso di buonismo è forse la sola pecca di un film peraltro servito da un Gosling imbolsito ma mai tanto bravo e dalla strepitosa colonna sonora di David Torn.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta