Regia di John Carney vedi scheda film
Metti un regista che si indebita per trovare la manciata di quattrini necessari a finanziare la sua piccola opera indipendente. Metti un songwriter come tanti, appassionato, talentuoso, caparbio, che accetta di recitar se stesso accettando una piccola scommessa filmica, seguendo l'istinto, a volte improvvisando, lasciandosi coinvolgere in un piccolo progetto di quelli costruiti chiacchierando al pub di fronte a una pinta di Guinness. Metti una minuta ragazza dell'est, musicista anch'essa, ragazzamadre, semplice e vera, dotata di grazia e vitalità. Metti che i due non finiscano banalmente a letto ma liberino i sogni assecondando l'ispirazione in un sodalizio artistico fondato sul sapersi ascoltare e completarsi. Metti dunque un gioco di squadra poggiato su complicità e sensibilità. Metti infine un pugno di canzoni che toccano realmente l'anima e una Dublino di strade buskers folk music e produttori disillusi ma pronti a riaccendersi di fronte all'entusiasmo e alla determinazione di una giovane band. Metti una camera a mano quanto mai discreta ed efficace a proiettarci in una storia d'amicizia e amore a portata di mano di tutti. Ecco dunque Once, testimonianza di come, con poche idee ma buone, si possa arrivare in alto, toccare i cuori, vincere persino un Oscar. Un consiglio: guardatevi Hansard e la Irglova in questo live in un negozio di dischi e capirete... http://www.youtube.com/watch?v=UdQhFXaUqLM
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