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Charlie Bartlett

Regia di Jon Poll vedi scheda film

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La recensione su Charlie Bartlett

di bradipo68
6 stelle

Minima immoralia,minima immoralia cantava Franco Battiato.Bandiera bianca?Il signor Charlie Bartlett  con la sua faccia da noleggiare per almeno cinque minuti per prenderla a ceffoni non ci pensa proprio.Studente facoltoso cacciato da tutte le scuole è in cerca disperata di popolarità nella nuova scuola pubblica in cui è capitato.E si inventa il business delle pillole antidepressive.Perchè la sua mammina ,ex hippie con portafoglio a soffietto e svariate carte di credito gold e platinum, strafatta di antidepressivi,lo manda dai migliori psicanalisti.E lui dopo aver provato una dose eccessiva di Ritalin ha il lampo di genio.Apre una specie di ufficio nel bagno della scuola(per amore della verosimiglianza mi sembra strano che tutto quel via vai di gente sia praticamente ignorato dai prof) e si mette a vendere a caro prezzo le pillole più svariate.Xanax,Ritalin,Prozac ecc ecc che si è fatto prescrivere andando da vari psicanalisti a riferire i sintomi che gli avevano raccontato i colleghi di scuola.Fino a che conosce la figlia del preside e il suddetto preside(un magnifico Robert Downey jr appena disintossicato e bromurizzato) con cui avrà sanguinosi scontri.Il tutto racccontato in flashback,un po'come in 21 di Luketic di cui ripercorre lo stile abbastanza modaiolo e con cui ha in comune l'intraprendenza del protagonista.Altre pietre di paragone possono essere considerate film come Rushmore e anche un film come Election di Payne forse l'unico tra questi  capace di far vedere il mondo della scuola sotto una luce malsana,la scuola vista come una giungla piena di belve pronte a sbranarti.Il film di Poll si ferma a a mezza strada,vagheggia una rivoluzione stile figli dei fiori a suon di antidepressivi ma poi rientra tutto nella norma e anche la presunta volontà di trasgressione diventa poco più che un foceherello di anticonformismo.In fondo Charlie vuole solo rientrare nell'ambiente che gli è sempre appartenuto.Questo è un film più accattivante che bello,un prodotto furbetto che in fondo fa satira su quella mania tutta americana di costruirsi la fortuna dal nulla e sull'altra usanza tipica dei Paesi più sviluppati:il consumo abnorme di psicofarmaci.Ecco forse è proprio legata agli psicofarmaci la parte più bella del film che  è la prima in cui il nostro Charlie si fa tutto il giro degli analisti della città a raccontargli sintomi falsi.... 

Su Jon Poll

regia con parecchi orpelli per renderla più gggiovane

Su Anton Yelchin

faccia da schiaffi clamorosa

Su Kat Dennings

insomma

Su Robert Downey jr.

disntossicato e bromurizzato alla grande

Su Hope Davis

forse è la migliore:un fascio di nevrosi

Su Tyler Hilton

insomma...

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