Regia di Peter Del Monte vedi scheda film
Mavi investe Teo; tempo dopo i due s’incontrano, s’innamorano e si sposano. Hanno una figlia, Caterina, ma Mavi sembra avere sempre più fragilità, insicurezze e dà prova di squilibrio con momenti di follia. Teo dovrà decidere su come proseguire la sua vita.
Questa storia d’amore difficile, problematica e dolorosa a qualcuno è piaciuta. Chi lo difende parla di un film imperfetto, ma con imperfezioni vitali che arricchiscono la figura della sua protagonista, interpretata dalla bella (e, per correttezza, a volte anche in parte) Kasia Smutniak.
Ma il nuovo lavoro di Peter Del Monte è in realtà un gran pasticcio. Indeciso sulla strada da percorrere, tra dramma e ironia, il regista decide di narrare questa tormentata storia d’amore divisa tra la presunta follia di lei e la pazienza (troppa!) di lui con un tono che quasi mai raggiunge la tensione necessaria per entrare in confidenza con i personaggi.
Va bene che Marco Foschi, pur nei limiti dell’operazione, è convincente, ma il resto è calma piatta. Anzi, a volte è anche grottesco: tra situazioni prevedibili, altre improbabili e cose che lasciano a bocca aperta (la scena iniziale, Kasia con la coca-cola), si giunge ad un finale che è una delle cose più irritanti si siano viste recentemente sul grande schermo.
Nelle tue mani aveva anche potenzialità, ci sono pochi dubbi. Ma perché cercare anche di imbastire scene comiche da teatrino in un contesto che narra di una situazione in fondo davvero difficile, dolorosa e che avrebbe meritato più cura? Un brutto film, ed è strano che qualcuno ne abbia anche parlato bene. Voto: 4
Chi se la ricorda...
Regia, sceneggiatura, storia...
In parte.
Ancora con Del Monte. Fa il suo lavoro.
Buh!
Fa quel che può.
Convincente, comunque.
Bella e, a volte, anche in parte...
Ma che pasticcio! Dispiace dirlo, ma è così: la storia fa calma piatta, pur con le sue scivolate grottesche e improbabili.
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