Regia di Francesca Comencini vedi scheda film
La condizione della classe operaia in Italia dal secondo dopoguerra al nuovo millennio, in una serie di interviste con i lavoratori delle fabbriche.
Francesca Comencini, terzogenita del grande Luigi e attiva dietro la macchina da presa dalla metà degli anni Ottanta, ha sempre alternato la produzione di lungometraggi a soggetto con quella di documentari; questo In fabbrica è un'interessante indagine sul mondo operaio italiano e sui suoi cambiamenti e sconvolgimenti nell'arco di oltre mezzo secolo, dal secondo dopoguerra attraverso il boom economico e poi i politicizzati anni Settanta fino ai primi anni del ventunesimo secolo. Va detto subito: il lavoro non sarebbe stato possibile senza la Rai alle sue spalle; è infatti dagli sterminati archivi della televisione di Stato che proviene la maggior parte dei filmati che compongono In fabbrica, una vastissima serie di interviste a operai effettuate nell'arco di vari decenni. Come le cose siano cambiate, per certi versi si siano evolute e per altri no, è facile dedurlo ascoltando le voci dei diretti interessati sulla questione, voci che culminano con le interviste originali girate dalla Comencini nel 2007. L'impressione generale è che la regista non vada mai troppo in profondità nelle sue domande o nelle sue ricerche; lo spaccato socioculturale che deriva dalla visione è però degno di grande curiosità soprattutto se si considera come la società italiana e il mondo del lavoro a essa collegato sia radicalmente cambiato negli anni. In fase di scrittura, alla Comencini viene affiancato Michele Astori. 6/10.
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