Regia di Jean Becker vedi scheda film
Film sorretto quasi esclusivamente da due personaggi: il pittore (Auteuil) e il giardiniere (Darroussin). In gioventù essi erano compagni di scuola, complici in scherzi ai professori. Per entrambi si prospettava un futuro nel paesello, sulla strada tracciata dai genitori, ma il pittore volle seguire le proprie aspirazioni ed emigrò a Parigi per costruirsi un futuro da artista mentre il giardiniere rimase e trovò impiego nelle ferrovie. Sulla cinquantina i due si ritrovano: il pittore è ormai affermato e torna nella vecchia magione di famiglia e il ferroviere ormai in pensione si presenta per il posto di giardiniere. Il primo ha avuto una vita effervescente, con amanti giovani che gli sono costate la serenità familiare; il secondo è un semplice dalla vita piatta e monotona ma è soddisfatto di quel che ha. L'incontro di questi due modi di essere all'antitesi genererà comunque un arricchimento in entrambi, un po' meno negli spettatori perchè le premesse e le intenzioni del film sono più che buone ma la realizzazione poteva essere migliore. La tensione è completamente assente e qualche situazione è un po' banale ma forse il tutto è voluto perchè talvolta così è la vita di tutti i giorni. E' un film sul guardare, sull'osservare e sull'interpretare ma è anche un film sulla vita e sull'amicizia, temi per i quali val sempre la pena provare a fare cinema.
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