Regia di Fulvio Wetzl vedi scheda film
Oggi pomeriggio ho deciso di vedere "Mineurs", il film di Fulvio Wetzl e ancora adesso sono emozionata. Un'opera bellissima di cui non mi aspettavo la portata, sapevo che il regista è un vero talento del cinema, multipremiato, ma la poesia dei luoghi ripresi, dei testi, della scelta dei personaggi e la genialità della storia mi ha fatto rimanere incollata e attratta e con la voglia di rivederlo. Perché questo è un film-opera, come un testo classico che si legge tante volte per conoscere un particolare che magari era sfuggito.
In questi giorni i miei livelli di stress sono piuttosto alti, ma qualche ora fa ho abbandonato tutto e mi sono dedicata al film.
Io sono una persona che non conosce molto bene il cinema. Spesso i films mi annoiano, durante la visione posso fare una decina di altre cose per non cedere al tedio.
Ma i lavori di questo regista, che sto imparando a conoscere, sono un'altra cosa.
I sentimenti emergono puri e semplici, sono sentimenti noti quelli che proviamo tutti, ma spesso è difficile ritrovarli e interpretarli così evidenti in un film
Naturalmente lo consiglio a tutti. Un classico che tutti possono capire e più dimenticare.
La storia non solo è credibile, è vera, reale. Mi ha ricordato una persona che conosco e che ha vissuto sulla sua pelle vicende simili proprio in Belgio, a quel bambino è rimasta la sindrome del primo della classe, tanto ha lavorato per emergere e superare in bravura i compagni nativi di quelle zone.
I personaggi sono meravigliosi, bambini bravi, l'arte che ancora una volta prende il sopravvento e supera il talento. E che dire delle donne, protagoniste assolute. Avrei voluto essere ogni donna del film, avrei voluto possedere quella forza e quell'amore e anche quel pizzico di egoismo, tanto necessario per sopravvivere e tramandare la specie con valori che emergono e che s'incollano nella memoria, tanto utile per le generazioni a venire.
Non è passato niente in secondo piano, le musiche e l'armonia hanno accompagnato ogni immagine e dialogo.
Scegliere Adamo è stata un'ulteriore scelta geniale. Nessuno avrebbe fatto di meglio.
Cambiare qualcosa sarebbe come voler cambiare un testo classico, non so "I promessi sposi". Impossibile.
Se il film lo avesse girato qualcun altro non avrebbe la stessa valenza. La spettacolarità è data nel cogliere la vera essenza delle cose, un ordine interiore che traspare e trasmette l'anima speciale del regista.
Di Franco Nero cosa si può dire! Aggiunge solo spessore all'interpretazione.
Una bellezza diversa, ma vera, precisa. Si è calata nei panni del suo personaggio come se non fosse stata un'attrice ma la vera donna della storia.
Eccezionali tutti gli altri.
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