Regia di Francesco Maselli vedi scheda film
Dopo un silenzio cinematografico durato dieci anni, Citto Maselli torna al cinema per proporre tre storie di ordinaria disperazione. Lo spunto di partenza è un libro scritto da Federico Bonadonna ("In nome del barbone"), che racconta le storie vere di Stella, Nina e Giuliano. La prima è una giovane etiope giunta in Italia dopo una lunga odissea, e che ha visto infrangersi i suoi sogni di riscatto all'interno di un container. Nina è una donna rumena senza permesso di soggiorno, chiusa come badante in un appartamento per oltre due anni pur di mandare il denaro necessario alla sua famiglia. Giuliano, gestore di un banco di frutta e verdura al mercato, è stato stroncato dalla morte della madre e dallo sfratto.
Maselli gira una docufiction in cui le crude immagini dal vero fungono da raccordo tra i tre episodi. Missione nobilissima e rispettabile, meno apprezzabile sul piano stilistico, che si muove tra la retorica della povertà, pauperismo forzato e un certo didascalismo.
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