Le storie di tre personaggi con vite ed esperienze diverse tra loro, ma che si sono concluse tutte con lo stesso esito: nessuna di loro ha più un domicilio. Tratto dal romanzo "Il nome del barbone" di Federico Bonadonna.
Note
Il modello è quello del sottile equilibrio tra finzione e verità del Zavattini anni 50, de L’amore in città. Come risultato, invece, immaginate le ricostruzioni filmate di Chi l’ha visto? allungate per un’ora e venti. E a dispetto dell’ostentata immediatezza della messinscena, abbondano grevi infiorettature (ralenty, inquadrature “artistiche”, abuso della musica).
Spettrale e documentaristico,assordante e commovente,il film colpisce al cuore.Intensa la performance dei tre attori protagonisti,su tutti una Muti dimessa,stroncata dalla vita di emigrante,efficace e disinvolta nel suo ruolo di badante rumena.Una Muti piu' che mai attrice,lontana anni luce dal divismo internazionale in cui si adagia da anni. leggi tutto
Dopo un silenzio cinematografico durato dieci anni, Citto Maselli torna al cinema per proporre tre storie di ordinaria disperazione. Lo spunto di partenza è un libro scritto da Federico Bonadonna ("In nome del barbone"), che racconta le storie vere di Stella, Nina e Giuliano. La prima è una giovane etiope giunta in Italia dopo una lunga odissea, e che ha visto infrangersi i suoi… leggi tutto
Onorevole è l'obiettivo che Maselli si prefigge per questo Civico zero, ovverosia raccontarci da vicino tre storie di ordinaria sopravvivenza nella metropoli (Roma). Sono tre vicende silenziose ed umanissime, nelle quali forse il regista schiaccia un po' troppo il pedale sul pathos e la presenza incessante delle musiche fomenta la sensazione; accanto ad attori non professionisti troviamo… leggi tutto
Dopo un silenzio cinematografico durato dieci anni, Citto Maselli torna al cinema per proporre tre storie di ordinaria disperazione. Lo spunto di partenza è un libro scritto da Federico Bonadonna ("In nome del barbone"), che racconta le storie vere di Stella, Nina e Giuliano. La prima è una giovane etiope giunta in Italia dopo una lunga odissea, e che ha visto infrangersi i suoi…
Roma: la città eterna o la città più bella del mondo. Eppure anche lì vivono nei "civici 0" le persone dimenticate dal mondo. maselli crea un film-documentario su tre storie vere, due di extracomunitari una su un italiano, intervallate da riprese che mostrano la vita degli emarginati o dei senza tetto. Devo ammettere che ero scettico prima di vedere questo film,…
Onorevole è l'obiettivo che Maselli si prefigge per questo Civico zero, ovverosia raccontarci da vicino tre storie di ordinaria sopravvivenza nella metropoli (Roma). Sono tre vicende silenziose ed umanissime, nelle quali forse il regista schiaccia un po' troppo il pedale sul pathos e la presenza incessante delle musiche fomenta la sensazione; accanto ad attori non professionisti troviamo…
Spettrale e documentaristico,assordante e commovente,il film colpisce al cuore.Intensa la performance dei tre attori protagonisti,su tutti una Muti dimessa,stroncata dalla vita di emigrante,efficace e disinvolta nel suo ruolo di badante rumena.Una Muti piu' che mai attrice,lontana anni luce dal divismo internazionale in cui si adagia da anni.
Maselli è ritornato a parlarci dall'alto della sua esperienza con un film rigoroso, di grande impegno, che non ha paura di scavare nei drammi, e di lavare i panni sporchi fuori casa, soprattutto per chi una casa non ce l'ha. La fotogafia, livida e così ricca di chiaroscuri, lo sguardo impetoso e lucido del regista, la scelta di far parlare gli attori nella lingua dei protagonisti reali (la…
Ispirandosi al libro Il nome del barbone di Raffaele Bonadonna, Citto Maselli ha rimesso in scena le testimonianze di alcune persone finite fra gli homeless facendole interpretare ad attori. Il modello è quello del sottile equilibrio tra finzione e verità del Zavattini anni 50, de L’amore in città (dove Maselli era presente con il memorabile Storia di Caterina). Come risultato, invece,…
Spettrale e documentaristico,assordante e commovente,il film colpisce al cuore.Intensa la performance dei tre attori protagonisti,su tutti una Muti dimessa,stroncata dalla vita di emigrante,efficace e disinvolta nel suo ruolo di badante rumena.Una Muti piu' che mai attrice,lontana anni luce dal divismo internazionale in cui si adagia da anni.
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Commenti (1) vedi tutti
Uno sguardo netto, "etico", come ormai accade sempre più raramente nel nostro cinema per un film duro su una realtà che vive intorno e accanto a noi.
commento di HarryLime