Regia di Pasquale Scimeca vedi scheda film
In un tempo indefinito della Storia, in un luogo imprecisato del Pianeta Terra, vive un ragazzo rosso di faccia e di capelli che tutti chiamano Rosso Malpelo. Poi un giorno suo padre muore in miniera e lui rimane solo, con una famiglia che lo subisce come una sciagura e un lavoro ereditato che uccide ogni minuto senza scampo. Scimeca parte dalla novella di Giovanni Verga per la sua dolentissima opera che denuncia lo sfruttamento minorile e il buio che circonda troppi bambini nel mondo. Lo stile è asciutto, lo sguardo è etico, lo sfondo è arido come i cuori dei personaggi disgraziati che abitano questa favola crudele che non a caso fa parte di un progetto finanziato dal POR Sicilia con l’ambizione di liberare dalla schiavitù del lavoro milioni di creature (un progetto che proseguirà con Palermo Story di Wim Wenders). Straordinario il volto di Antonio Ciurca, che dona al personaggio del titolo tutta la paura, tutto lo smarrimento, tutta la rabbia dei suoi coetanei costretti nell’oblio a faticare per un manipolo di adulti senza valore. E bellissimo il finale, quando Rosso Malpelo si incammina verso il tunnel consapevole di andare incontro alla morte. Un doloroso cammino che ha il coraggio e la forza di trasformarsi in spaventoso monito.
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