Regia di Sam Garbarski vedi scheda film
Il piccolo Olly ha una grave malattia che può essere curata soltanto in Australia. I suoi genitori non hanno abbastanza denaro per pagarsi il viaggio e le spese mediche per poterlo curare. Ma sua nonna (Faithfull) gli vuole talmente bene che farebbe di tutto pur di rivederlo in salute. Sicché va alla ricerca di un lavoro che nessuno è disposto a darle e, dopo diversi tentativi, non trova di meglio che fare l'onanista in un locale a luci rosse di Soho, nei sobborghi di Londra. Il pappone che l'ha ingaggiata (l'attore feticcio di Kusturika, Miki Manojlovic) scopre il talento delle sue mani fatate, la fila per ottenere un servizietto dalla attempata signora si allunga e lui fiuta l'affare anticipando alla donna i soldi necessari all'operazione del nipotino. La signora dovrà però vedersela con l'ottuso moralismo di suo figlio.
Film sull'amore ablativo, quello della nonna per il nipotino, l'opera seconda di Sam Garbarski è anche un racconto fiabesco sul provincialismo della metropoli (le comari incuriosite dalla misteriosa attività della protagonista, peraltro vedova) e sul maschilismo (quello del figlio e del datore di lavoro), costantemente al di qua della linea della volgarità e con happy end telefonato con abbondante anticipo. Il materiale narrativo, perennemente sul filo del grottesco, sarebbe stato sufficiente per un cortometraggio. Garbarski lo estende a dismisura, con una regia convenzionale e priva di fantasia, giustapposizione della scene per dissolvenza e una musica spettrale completamente fuori registro. Il tutto condito con la prova monocorde e sommessa di Marianne Faithfull, ex-icona degli anni '60, ex-tossicodipendente, cantante di successo, per anni compagna di Mick Jagger e di tanti altri uomini famosi, ripetitiva come la masturbazione il serie che pratica attraverso un foro ai clienti del locale.
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