Regia di Stefan Ruzowitzky vedi scheda film
Incentrato sulla figura di un falsario estremamente capace nonchè cinico, seppur a suo modo anche molto generoso, credo che sia tra quelli che ho visto uno dei film che rappresenta in maniera più efficace l'atmosfera dei campi di concentramento e del nazismo.
E' focalizzato su un gruppo di internati "privilegiato" (relativamente) per le loro capacità tecnico-artistiche,messi insieme dai nazisti per comporre una squadra di falsari che doveva inondare di banconote false, ma ben fatte, i mercati dei paesi nemici.
Tra contrasti e peripezie interne - il dilemma se valesse la pena conservare la propria vita ma aiutare il nazismo, un malato di TBC e via discorrendo - la fine della guerra arriva appena in tempo.
Ne risalta, come è ovvio, tutta la mostruosità del nazismo col suo disprezzo assoluto del valore della vita; mostruosità che arriva a coinvolgere persino alcuni degli aguzzini "costretti ad obbedire agli ordini", come dicono loro.
Un virus micidiale, da vigilare che non ritorni nel mondo. Altro che coronavirus.
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