Regia di John Sturges vedi scheda film
Tanti nomi di lusso per un film, tutto sommato, convenzionale. L'asso del western narrativo Elmore Leonard (Quel Treno per Yuma) scrive soggetto e sceneggiatura, Clint Eastwood (reduce dalla trilogia del dollaro e da Callaghan) interpreta il ruolo di protagonista e produce il film, mentre John Sturges (I Magnifici Sette) dirige il tutto. Alla fine salta fuori un western minore, dal retrogusto revisionista (si denunciano i furti di terreno subiti dai peone), che risente molto dell'impostazione europea e gioca il tutto sull'azione.
La storia si riduce a una caccia a un peone (il mitico John Saxon, che poi farà fortuna con il poliziesco all'italiana) messa in atto da una squadraccia di mercenari al soldo dei proprietari terrieri e agli ordini di Robert Duvall. Tra questi ultimi viene coinvolto anche Joe Kidd (Eastwood), vagabondo con un passato da bounty killer, che scopre però presto da che parte stare. A differenza degli altri, Kidd ha una morale e riesce a discernere il giusto dall'ingiusto. Duvall e i suoi uomini utilizzano modi sadici, che anticipano gli usi dei nazisti nella seconda guerra mondiale (per ogni uomo della banda assassinato, si promette l'esecuzione di dieci civili innocenti). Tra vuoti narrativi e parti inverosimili di storia (si veda il finale in cui Saxon decide di seguire in città Eastwood, mentre Duvall, che prima abbandona il paese che aveva requisito senza fare alcuna strage e poi si erge al di sopra della legge, spara sui due sotto l'occhio vigile dello sceriffo).
Alla fine si lascia vedere con interesse e coinvolgimento, pur avendo poca sostanza alla base. Tra i western minori di Eastwood.
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