Regia di John Sturges vedi scheda film
Dopo il successo di “Dirty Harry” Eastwood torna al western con la regia di John Sturges uno dei professional del genere. Assoldato da un ranchero razzista e arrogante tanto quanto i politici imprenditori di oggi (Robert Duvall), il tipico figlio di nessuno, interpretato sempre dal nostro Straniero Senza Nome preferito, si getta a cacciare un messicano. Strada facendo comprende come il ranchero bastardo abbia solo voglia di potere e poca di giustizia, anche perchè quella vera non starebbe dalla sua parte. Così con un impianto abbastanza statico, a parte le belle cavalcate nella prateria straordinariamente fotografate, il film procede senza veri sussulti autoriali. Ma non c’è che dire, il lavoro di Eastwood è sempre apprezzabile. Una maschera che sa dare personalità a qualsiasi personaggio, credo senza dover fare nessun tipo di lavoro sul personaggio stesso. Così il suo Joe Kidd ci ricorda il pistolero leoniano, anche se più loquace. Un cow-boy individualista, ma non per questo negativo e ingiusto, come purtroppo tutti credono ancora dell’individualismo additandolo come il Male del XXI secolo. Invece proprio nella sua apparente eversione, il Joe Kidd di Eastwood opera una vera e personale sovversione della società e delle sue regole. Come succede a tutti i suoi personaggi, che siano pistoleri solitari o poliziotti dai modi poco ortodossi.
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