Regia di Ishirô Honda vedi scheda film
Presentando il film, Enrico Ghezzi mette in evidenza la presenza importante nei film di Honda dei quattro elementi naturali, la loro rilevanza nell'economia della visione, in vicende orrorifiche d'avventura dal taglio spesso documentaristico, legato ad un'altra ossessione del regista, quella verso le conseguenze fisiche esercitate dalla bomba H, un rilevamento dei suoi effetti sul mondo naturale, capace di risvegliare anche animali preistorici, e dei risvolti sull'immaginario o semplicemente sulla psiche e l'inconscio dell'uomo (qui giapponese). Rodan il mostro alato è un discreto film abbastanza ben delineato, anche se apparentemente frammentario (e non tutto è in effetti così chiaro); la pellicola scorre senza troppa fatica ma è più appagante per gli appassionati di modellismo (notevoli le sequenze più catastrofiche) e di mostri, qui, come in altri film di Honda, curati ma sostanzialmente ridicoli: gli insettoni della prima parte emettono dei risibili gridolii assurdi, mentre gli pterodattili dello sviluppo creano una sorta di uragano al minimo sbatter d'ali e fischiano come un potente aereo quando volano a velocità supersonica. A sorpresa, un quasi commovente finale dei due mostri che bruciano in una colata lavica. 6 1/2
Discreta.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta