Regia di Roy Andersson vedi scheda film
La musica, lei, è l'unica certezza, nella bislacca natura della vita: il dolore non turba la sua armonica bellezza, né le incongruenze degli eventi ne intaccano la sublime perfezione. Il suo ritmo si posa imperturbabile, sugli istanti della nostra esistenza, che è sghemba come le prospettive di un quadro surreale, e scialba come una tinta pastello annacquata. È sempre lei, uguale a se stessa, che commenta un funerale o un matrimonio, la finta allegria di un banchetto ufficiale, o l'autentica malinconia di un'innamorata delusa. I suoi accenti non cambiano col tempo, sia che piova, sia che splenda il sole, ed è forse lei l'unica cosa vera, in un mondo in cui il sogno e l'incubo si frappongono, come la nebbia, tra i nostri occhi e la realtà.
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