Regia di Raffaello Matarazzo vedi scheda film
Un prezioso quadro di Murillo scompare misteriosamente dalla villa di una nobile famiglia; per ritrovarlo la giovane sposa del rampollo di casa convoca dagli Usa lo zio Joe, detto il Rosso, dalla fama di delinquente.
Questa pellicola è la trasposizione dell'omonima commedia teatrale di Dino Falconi in origine scritta per il padre Armando, che viene giustamente anche qui chiamato a interpretare il protagonista: Joe il Rosso, temutissimo gangster che si rivela molto presto essere un divertente personaggio un po' sopra le righe, tutto fuorché pericoloso, nonché vera e propria chiave di volta della vicenda. Un film innocuo come al regime fascista piaceva che fosse, ma cionondimeno simpatico, dal piacevolissimo ritmo e ben disposto sulla scena grazie alla sinergia sopraggiunta tra la sceneggiatura di Guglielmo Giannini e la felice mano di Raffaello Matarazzo dietro la macchina da presa. Per quest'ultimo si tratta di una delle primissime opere, certo distante dalla sua futura fama di maestro del melodramma all'italiana, ma già se ne riesce a percepire il sicuro mestiere; oltre al già citato, istrionico Armando Falconi, Matarazzo ha qui a disposizione tra gli interpreti Luigi Pavese, Maria Denis, Luisa Garella, Aristide Baghetti, Ada Dondini e Barbara Monis: un cast senza dubbio funzionante. 4,5/10.
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