Regia di Lewis Teague vedi scheda film
E' un piccolo gioiellino e non certo un grande film "Cujo", caratterizzato da una singolare genesi letteraria e produttiva scaturita dalla fervida fantasia di Stephen King che trasse ispirazione dal minaccioso cane del suo carrozziere, pare inoltre che non riesca a ricordarsi del periodo in cui lo scrisse perché era totalmente in balia degli alcolici.
Il passaggio dalla carta stampata alla pellicola è pregevole seppur con alcuni difetti, ad esempio il preambolo e lo sviluppo della sottotrama del triangolo appaiono un po' troppo decorativi e si avverte che il pezzo forte della storia è ovviamente incentrato su Cujo ed il suo incedere minaccioso.
Il lavoro degli addestratori con i cani San Bernardo a disposizione ed il Rotwailler utilizzato per le scene più truculente è davvero superlativo, sia per come lo hanno reso aggressivo sia per come lo hanno ripreso e truccato, per i corpo a corpo hanno mascherato un ragazzino ripreso da dietro e reso il tutto efficace al montaggio, per i due terzi conclusivi del film la tensione sale e si cristallizza nella lunga sequenza in cui il piccolo Ted e la sua mamma sono imprigionati in una macchina in panne con Cujo in preda alla rabbia che come uno squalo gira intorno alla sua preda.
Se il tutto funziona a meraviglia lo si deve alla splendida prova fornita da Dee Wallace, bellissima donna e attrice con una impagabile spontaneità che fu elogiata da Stephen King, da notare le sequenze iniziali dove esprime il marginale risvolto drammatico della storia per poi dare sfoggio di doti anche fisiche quando il film si impenna e l’attrice deve muoversi fra l’interno dell'abitacolo e il piccolo territorio circostante della fattoria presa d’assedio da Cujo, pare che nella sequenza in cui Ted è asfissiato dal caldo il bambino simulando una crisi la morse veramente e quindi le urla di dolore di Dee Wallace sono più che spontanee tanto e come le attenzioni dedicate al bambino da proteggere, i suoi genitori si complimentarono con lei per queste sequenze e l’attrice dichiarò che solo chi ha dei figli poteva apprezzarle fino in fondo.
Qualche scena mette i brividi e sfrutta bene la suspance creata dal mostro indemoniato in agguato, il finale per i gusti e lo stile di King è anche troppo tenero tanto che l'autore dichiarò che se potesse cambiare qualcosa da uno dei film tratti dai suoi romanzi sarebbe il finale di Cujo, l’esatto opposto di ciò che avviene nella novella.
Paradossale il destino del San Bernardo più utilizzato durante le riprese, nel film infatti Ted rischia di morire disidratato a causa del cane rabbioso che minaccia di sbranare lui e sua madre costringendoli a rimanere rinchiusi nell’auto senz’acqua sotto il caldo sole d’estate ma nella realtà fu proprio il grosso quadrupede a morire disidratato poco prima della fine delle riprese.
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