Regia di Claudio Fragasso vedi scheda film
Ne è passato di tempo da La casa 5. E si rischia sempre di lasciarsi travolgere dai pregiudizi. Ma in mezzo a tanta televisione argentiana e avatiana, questa di Fragasso, tutta derivativa, mimetica, matematica, tronfissima e qua e là truzzissima, fa meno male. Non serve alcun confronto con le serie Tv di riferimento: ormai sappiamo in quale realtà viviamo, quale sia il baratto mediatico della contemporaneità, e il lamento continuo non è utile a nessuno. Ed evitiamo per favore ogni invocazione di rinascita del genere. Il sequel del film d’azione di successo di 11 anni fa ha marchi di mercato ovunque, promotori in bella vista, uno scope danaroso invidiabile ed evidente in molte scene (la sparatoria alla Terme di Montecatini); ma è anche professionale, efficace, veloce, senza mezzi termini, con un occhio alla realtà (il giudice corrotto) e molti alla retorica. Poi ci sono anche numerose ridicolaggini (il laptop connesso nel cuore nero della campagna siciliana; i vocalizzi micidiali e a tutto volume della colonna sonora di Pino Donaggio), e genuflessioni al folclore turistico un tanto al chilo. Eppure Milano-Palermo - Il ritorno ispira simpatia. E il cast ha le facce giuste: se Giannini gigioneggia, Raoul Bova e Ricky Memphis sono invece molto bravi.
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