Regia di Claudio Cupellini vedi scheda film
"Lezioni di cioccolato" partiva con un handicap gigantesco: sappiate fin da subito che il progetto nasce e cresce come un megaspottone su grande schermo alla Perugina, nato per il centenario della sua fondazione. Per questo è ambientato nella sua fabbrica di Perugia, assistiamo a convegni sulla qualità del suo cioccolato e alla produzione dei celeberrimi Baci. Questo è quanto.
Poi c'è anche il film, una storia che fa da sfondo alla mera operazione commerciale. E, con somma sorpresa, scopriamo che la commedia è una delle migliori sfornate in Italia in questa stagione. La trama è semplice ma efficace: Mattia è un giovane geometra rampante attento più ai soldi e ai clienti facoltosi che alla qualità del suo lavoro. Despota con i suoi sottoposti e ruffiano con i suoi datori di lavoro, un giorno viene colpito da una disgrazia annunciata: un suo lavoratore egiziano, ovviamente non in regola, cade da un tetto e si frattura mezzo corpo. Nasce qui il divertente ricatto: Kamal, l'egiziano, propone a Mattia un accordo: non lo denuncerà se il ragazzo prenderà parte al posto suo, fingendosi arabo, ad un corso di cioccolato a cui voleva partecipare per dare una svolta alla sua vita. Inizialmente restio, Mattia aprirà, manco a dirlo, gli occhi su un nuovo stile di vita.
Scrittura fine e intelligente, regia classica, attori in formissima (l'egiziano Hassani Shapi è una rivelazione, Violante Placido sempre più brava, i giganteschi Francesco Pannofino e Monica Scattini purtroppo sono poco utilizzati, Luca Argentero, ex Grande Fratello, se la cava alla grande ma deve ancora lavorare sulla pronuncia).
Grande!
Sottosfruttato e fuori parte
Brava
Promosso
Bene
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