Regia di Etgar Keret, Shira Geffen vedi scheda film
Un film bizzarro e lieve sospeso tra immagini puramente poetiche e vicende dolceamare; ambientazione : Tel Aviv. Verso la fine c'è una mescolanza immaginazione/realtà/ onirismo inestricabile
Ci sono vari personaggi cui accadono eventi minimi e mentre li vediamo agire interagiscono casualmente con altri di cui seguiamo le storie e così via...una delle storie riguarda una cameriera di un catering che vive da sola perché si è lasciata da poco dal ragazzo; la sua passività, anche nei confronti della madre che invece è la classica donna in carriera è evidente. Un giorno incontra una bambina muta sulla spiaggia e l'accoglie in casa finché non verrà identificata dalla polizia; ma pochi giorni dopo la bimba scompare. La ragazza viene licenziata dal lavoro ed è poi vittima di un incidente; durante la semi-coscienza del coma immagina o vede la madre che non rivede da molto e infine la bambina.....con cui si ricongiunge sott'acqua!
Altre storie collaterali: una domestica filippina alle prese con un'anziana signora che dapprima non l'accetta per rappresaglia nei confronti della figlia e poi ci fa pace. Ancora, una coppia di neosposi sfortunata è costretta a passare la luna di miele in uno squallido albergo perché non può partire per i Caraibi...
La sensazione che si ricava dal film è quella di un piacevole stordimento, un'insolazione lieve che gonfia i sogni e li confonde con la realtà
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