Regia di Claudio Risi vedi scheda film
Massimo Boldi è Cristoforo Colombo, è sposato con Anna Maria Barbera e fa il tassista. L'unica figlia ha vinto una borsa di studio a Miami (!) e quando torna per le vacanze di Natale trova una simpatica sorpresa: il suo fidanzato se la fa con un'altra. Tornata in Florida, incontra il rampollo di un italiano arricchitosi con la finanza e in un paio di mesi scoppia l'amore. Al punto di decidere di sposarsi. Ma i ceti sociali sono troppi distanti e quando il rozzo parentado della ragazza approda alle Bahamas, luogo scelto per le contaminate nozze, le differenze si moltiplicano. Anche perché dall'altra parte non è che si brilli di eleganza. Il soggetto di Matrimonio alle Bahamas (di Carlo ed Enrico Vanzina...) arriva dritto dritto da Miseria e nobiltà. Boldi non è Totò ma qui la sua verve si scatena quanto basta per strappare un paio di risate. La prima parte (quella italiana, tra Roma e Milano) è frizzante e surreale, e a tratti ci si illude di trovarsi di fronte a una commedia come non se vedono più. Purtroppo quando il film sbarca oltreoceano la pochade scivola nel triviale e il gioco degli "equivoci" diviene pleonastico. Tuttavia, un passettino in avanti rispetto all'inguardabile Olé del Natale scorso. No comment sul product placement: possibile che i registi italiani non sappiano camuffarlo come si deve?
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