Regia di Claudio Risi vedi scheda film
Boldi ha 62 anni e ne dimostra tranquillamente una decina di più; continuare a vederlo interpretare dei ruoli di bamboccione, eterno ragazzone e buffoncello ad oltranza, sinceramente, mette molta tristezza. Che comunque è nulla in confronto alla pura costernazione che prende alla vista dell'umano svantaggiato, della creatura cerebralmente ipodotata cui è perennemente costretta la Barbera in tv come al cinema: personaggio fastidioso e pure noioso. Intorno ai due si snoda una farsaccia stantia e rigurgitante beceri luoghi comuni, con tappezzeria composta dall'antipatico (Izzo), la bonazza (Silvstedt), il ritardato (Salvi), gli scalmanati clown (Fichi d'India) e perfino le comparsate (assolutamente in linea con il ributtante piattume dell'operazione) di Solange e Marzullo. Un prodotto imbarazzante, ma, se proprio si vuole trovare un lato 'positivo', è un prodotto imbarazzante come sempre: non può per forza di cose peggiorare i suoi predecessori. Sarebbe stato bello se il nobile cognome del regista non fosse finito a sigillare una simile operazioncella.
La figlia di un tassista italiano studia in un college americano; qui conosce un ragazzo, cal padre miliardario e italoamericano, di cui si innamora ricambiata. Il matrimonio, sfarzoso e sprecone, si celebrerà alle Bahamas, ma la differenza di classe fra le due famiglie è un grave ostacolo.
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