Regia di Claudio Risi vedi scheda film
Dopo la prima mezz'ora la tentazione era subito quella di cambiare canale, infatti la banale sequenza di gag e personaggi visti e stravisti e buoni al massimo per la TV trash annoia e demoralizza immediatamente. Boldi, padre milanese geloso è lo stesso personaggio da diversi film a questa parte; Sconsolata con la sua parlata finto-siciliana fa letteralmente venire da piangere e niente da aggiungere sul quel tamarro di Enzo Salvi. Aggiungici attori comprimari che fanno pena, Americani che parlano tutti italiano (???) e un orribile cameo di Marzullo e Solange e il danno è fatto. E questo solo nei primi 30 minuti, sia chiaro. Continuando, la saga della banalità e dello squallore va avanti e peggiora con pubblicità occulte, riferimenti qualunquisti all'attualità, la "comicità" dei fichi d'India, inquetanti rap di Salvi-Boldi, pioggie "casualmente" nei momenti più giusti (la cosa più ovvia di sempre), barzellette, schiaffoni, culi e scorreggie infilati qua e là. Finalmente in un film di un ora e mezza, dopo un ora si entra nel vero nucleo della storia. Ma le cose non vanno meglio perchè la figlia di Boldi sta con il figlio di una strana coppia formata da un napoletano e da Victoria Silvstedt (penosa e fastidiosa come un peduncolo nel culo) e per il matrimonio il set si sposta alle Bahamas, giusto per regalarci qualche bello sfondo da cartolina ed evidenziare la differenza economica tra le due famiglie (e la morale è quella ovvia dei ricchi cattivi e dei poveri buoni). E pensare che questa commedia voleva essere un omaggio a Miseria e Nobiltà ma l'unica miseria è la tristezza di questo film, e Totò si rovolta nella tomba...
Ma perchè c'è una vera trama? Due famiglie di differente possibilità economiche si incontrano per il matrimonio dei figli.
Le canzoni del momento ovviamente.
Tutto. Questo non è cinema, Kubrick, Tarantino, Scorsese, loro fanno cinema, questo Risi vende solo merda, spacciata per cinema. Voto 3
Il personaggio è quello solito del tamarro coatto di Roma, annoia anche se c'è di peggio.
Straordinariamente nel ruolo del cane che rimane spiaccicato sotto la pararbola!!
Il solito Biagio Izzo, irrillevante.
Non ci sono parole per descriverla, direttamente dalle macchiette di Zelig al cinema.
Nella nuova vista di padre che interpreta negli ultimi film e fiction TV è anche peggio che al solito. Poi quando parla Romanesco è peggio di un calcio in culo.
Ma quale regia, probabilmente Risi durante le riprese faceva i solitari al PC portatile.
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