Regia di Robert Zemeckis vedi scheda film
Rielaborazione, per lunghi tratti abbastanza fedele, dell'antico poema epico dell'eroe Beowulf, della sua battaglia con il gigantesco troll Grendel, con la sua demoniaca madre e con un terribile drago. Dopo "Polar Express", prima di "A Christmas Carol"... ormai è un decennio che Robert Zemeckis gira solo pellicole realizzate con la tecnica del motion capture (che personalmente non amo: la trovo sgradevole e un po' disturbante). L'intenzione, forse un po' velleitaria, mi sembra sia quella di creare un filone del cinema d'animazione "adulto" e diretto ad un pubblico maturo: "Beowulf" (da qualcuno considerato il capostipite storico della letteratura fantastica amatissima nel mondo anglosassone) è infatti un truce e violento fantasy/horror, stracolmo di scene efferate e condito da frequenti allusioni sessuali. La realizzazione tecnica è ineccepibile (davvero suggestive le scene di battaglia contro Grendel e contro il drago) e i passi in avanti rispetto al freddo ed acerbo "Polar Express" sono evidenti, ma il motion capture ancora una volta sortisce il paradossale effetto di "umanizzare" troppo le animazioni, creando un bizzarro ibrido che non sempre convince in pieno. Gli attori che prestano voce e immagine ai personaggi animati sono quasi tutti facilmente riconoscibili (tranne Ray Winstone, bravissimo attore nella realtà ma non esattamente con il phisique du role per interpretare l'atletico eroe Beowulf): da notare lo spassoso particolare che Angelina Jolie recita di gran lunga meglio da "cartone animato" che in carne, ossa e labbroni. In definitiva "Beowulf" è una pellicola interessante ma non per tutti i gusti e sicuramente inadatta ad un pubblico di minori (non commettete il madornale errore di considerarlo un "cartone per bambini", se non volete traumatizzare i pargoli. Zemeckis è un regista potente e spesso innovativo: chissà se non abbia davvero ragione ad insistere sul motion capture... per adesso ci fermiamo alle tre stelle.
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