Regia di Pupi Avati vedi scheda film
Avati fa un tentativo di recupero del suo passato (o meglio dei suoi esordi), cinematograficamente parlando, tornando al thriller con venature horror dal quale cominciò oltre tre decenni prima. Il risultato non è malaccio, ma soffre un po' di 'disturbo della tensione', alternando momenti di grande suspence ad altri piuttosto lenti e, a dirla tutta, senza la buona prova della Morante sarebbe ancora meno interessante (la protagonista è onnipresente nel film, non c'è molto respiro nella storia). Incalzante il finale, con giusta non-soluzione del mistero; insufficienza non grave.
Una donna, dopo un lungo periodo in manicomio, è ancora ossessionata dalla morte del marito; decide di rifarsi una vita mettendo su un ristorante in un vecchio stabile abbandonato. Ma nel paesino la gente comincia ad avvertirla di orribili delitti commessi in quel luogo molti anni prima. Ai piani superiori dell'edificio qualcosa si muove e lei decide di indagare...
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