Regia di Ben Affleck vedi scheda film
La prima parte di quest'opera prima di Affleck è molto efficace, è diretta con mano sicura, ottimo inizio come esordio, e lo spaccato che viene mostrato di Boston non ha (quasi) nulla da invidiare al capolavoro eastwoodiano "Mystic River" (stesso autore, stesse ambientazioni). La tensione che pervade il film è molto ben distribuita e i personaggi sembrano abbastanza efficaci (lo stesso Casey Affleck non è propriamente un santo) e l'evento che sconvolge la quiete, il rapimento della bambina, viene reso molto bene. Per circa tre quarti della pellicola il film mantiene alta la tensione, nonostante alcuni cliché siano evitabili (madre drogata per dirne uno), ma Affleck si dimostra in gamba a non calcare la mano. Tuttavia l'ultima parte del film subisce una svolta repentina che fa crollare il castello di carte che si era creato. Il colpo di scena appare telefonato, per via di alcune scelte di sceneggiatura sbagliate (si capisce subito dai momenti delle ricerche che non si troverà il cadavere della bambina), e, ciò che dovrebbe colpire lo spettatore non ha l'effetto dovuto. Le scene che concludono il film, purtroppo, appaiono forzate, quasi come se lo sceneggiatore avesse voluto riempire ogni possibile buco lasciato in precedenza. Per quanto riguarda il cast Casey Affleck offre, a mio parere, una prova abbastanza solida anche se il più bravo è un Ed Harris nervoso, con tanto di parrucchino. Morgan Freeman sembra invece piuttosto svogliato e così la Monaghan. Se la cava Amy Ryan in uno dei ruoli più abusati del cinema. Ben Affleck non è né bocciato né "rimandato a settembre": la sua regia, nei momenti giusti è impressionante, purtroppo la sceneggiatura che si sfalda nella seconda parte, non gli permette di compiere il miracolo.
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