Regia di Ben Affleck vedi scheda film
Ogni storia di Dennis Lehane è contrassegnata da uno stile che unisce un'ironia intelligentissima e agente ad intermittenza a un quadro doloroso e talvolta crudele: la coppia di detective Pat McKenzie e Angie Gennaro è al centro di quattro romanzi dell'autore di "La morte non dimentica", da cui Eastwood trasse "Mystic river". Ambientato in una Boston violenta, che cova un sottobosco di orrori appena sommersi, il film è l'esordio alla regia di Ben Affleck, da un pò di tempo in fase appannata della sua carriera d'attore: a giudicare da questo lungometraggio, che riporta piuttosto fedelmente la trama narrata nel romanzo originario, il divo di "Daredevil" risulta assai più convincente dietro la macchina da presa che davanti. Qua e là più spiccio della novel di Lehane, soprattutto negli snodi cruciali del racconto, il film è tuttavia un thriller di buona fattura, recitato con abilità da un cast indovinato che tira a concludersi senza lieto fine, versando amarezza in gola agli spettatori. Casey Affleck, dopo gli apprezzamenti ricevuti per "L'assassinio di Jesse James..." si conferma giovane attore di potenziale buon avvenire, e se continuasse su questa china pure il fratello maggiore Ben si rifarrebbe dei numerosi passi sbagliati della sua carriera da star. Per chi non conoscesse i romanzi di Lehane, "La casa buia", titolo italiano di "Gone, baby, gone" può essere un buon inizio per prendere confidenza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta