Regia di Peter Farrelly, Bobby Farrelly vedi scheda film
I Farrelly, che da tempo ormai hanno imboccato la via di un cinema brillante meno sboccato e demenziale dei loro esordi , ma più sentimentale e tradizional-hollywoodiano, chiamando a loro le star dei campioni d'incasso nel genere umoristico: quindi, dopo Carrey, Jack Black, Matt Damon e Greg Kinnear, ecco anche Ben Stiller a farsi dirigere dal duo. L'occasione è questo remake de "Il rompicuori", commedia di Elaine May di oltre trent'anni fa, adeguata alla comicità nevrotica e un pò impostata del divo di "Una notte al museo": di buon risultato commerciale, anche qui da noi, il film non è nè riuscitissimo nè sgangherato come diversi lo hanno indicato. Non è molto sapido, però qualche sequenza, specialmente quelle in cui l'imbarazzante moglie del protagonista si scatena , suscita sorrisi convinti: è magari un problema di tenuta della sceneggiatura, perchè il soggetto dà molto l'idea di essere gonfiato per ampliarsi a film anzichè episodio, e il finale ,per fortuna, non è "rosa prevedibile" come ingannevolmente vuol apparire fino a pochi secondi prima dei titoli di coda. La scena migliore è quella della resa dei conti durante la colazione al villaggio vacanze, con qualche accelerata degna di miglior causa.
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