Regia di Peter Farrelly, Bobby Farrelly vedi scheda film
*** Perche’ non andiamo tutti insieme a cinema una sera di queste? Nessun problema, ci vado tutte le settimane. Ok, ma non andiamo a vedere uno dei tuoi soliti film pallosi:non c’e’ qualcosa di divertente in giro? Veramente non e’ che ci sia molto, ci sarebbe forse quello dei fratelli Farrelly, ma non e’ stato accolto molto bene...I fratelli chi? Intendo “Lo spaccacuori” , quello con Ben Stiller. Ahhhhhhhh quello! Benissimo dai, cosi’ ci facciamo quattro risate ! *** Come preventivato, i Farrelly non sono riusciti neanche questa volta a ritornare ai loro livelli migliori, quelli cioe’ (sconosciuti ai piu’) di “Kingpin”,”Fratelli per la pelle “e “Osmosis Jones”. In questo caso invece c'era semplicemente la voglia di bissare il successo economico del loro film piu’ famoso, quel “Tutti pazzi per Mary” (ma qui siamo due gradini sotto) che aveva anche lanciato Ben Stiller tra le stelle del cinema comico demenziale hollywoodiano. Ma il tentativo e’ fallito. Dal punto di vista economico infatti “Lo spaccacuori” e’ stato un vero disastro in America: uno dei pochi flop commerciali in cui e’ incappato Stiller negli ultimi anni. E dire che i due registi avevano preso lui, proprio per andare sul sicuro. Sempre in quest’ottica, come punto di partenza, i due registi avevano scelto un soggetto di Neil Simon, da cui era stato tratto gia’ un altro film nel 1972. Il protagonita Stiller, giunto alla soglia dei 40 anni, si sposa frettolosamente con la bellona ( persino ambientalista, cosa volere di piu’ !) di turno. Questa pero’ dimostra di essere tutt’altra persona sin da subito, durante il tragitto che li portera’ a festeggiare la luna di miele in un oasi di “pace” e serenita’ in Messico. Ma cosi’ non sara’, le cose si complicheranno non poco e il nostro finira’ per innamorarsi di un’altra; manco a dirlo un’ennesima bellezza, questa volta piu’ mediterranea. La struttura della storia e’ dunque piu’ o meno sempre quella. I Farrelly pero’ la strapazzano a dovere, infarcendola tanto per cominciare di una dose massiccia di volgarita’. E ovviamente delle “loro” consuete scenette volutamente imbarazzanti ed irriverenti. Su tutte quella “trash” in spiaggia, con la moglie del povero Stiller che lo “cura” con “classe innata” dopo uno scontro con una maledetta medusa. Il meglio del film e’ nella prima parte, meno bizzarra e oltraggiosa, ma ben piu’ divertente. Vedi la gag del “tavolo dei single” al ricevimento di nozze di un amico. Poi il film si dilunga e si trasforma in una commedia degli equivoci che strappa risate a corrente alternata: soprattutto a chi gode nel vedere Stiller soffrire in ogni tipo di situazione. Lo si vede persino costretto, durante una notte di fuoco con la folle mogliettina, ad implorare la “posizione del missionario”. Il film pero’ trova un piccolo guizzo nell’ultimissima sequenza finale: un momento di sano cinismo, molto meno scemo di gran resto del film. Voto: 7
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