Regia di Amos Gitai, Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne, Theo Anghelopoulos, Ethan Coen, Ken Loach, Zhang Yimou, Wong Kar-wai, Nanni Moretti, Takeshi Kitano, Abbas Kiarostami, Atom Egoyan, Joel Coen, Manoel de Oliveira, Wim Wenders, Olivier Assayas, Lars von Trie vedi scheda film
Come sempre quando si tratta di pellicole composte da lavori diversi di registi diversissimi è bene usare dei distinguo. Se ogni episodio dura all'incirca 4 minuti, non in tutti vi è però un uguale impiego del tempo. Alcuni scivolano via senza farsi ricordare, altri (pochissimi) colpiscono gli occhi, la mente e il cuore: autoreferenziali Moretti, Chahine, Lelouch; toccante (soprattutto per l'audio in sottofondo di Au hasard Balthazar) quello dei Dardenne; visivamente eleganti Tsai Ming Liang e Wong Kar Wai; elegante l'omaggio di Jeanne Moreau e Anghelopulos a Mastroianni; beffardo, raffinato e geniale come al solito il buon vecchio Polanski. I restanti sono belli da guardare, ma non incidono.
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