Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Un avvincente legal-thriller. Avendo scoperto che la moglie Jennifer, molto piu' giovane di lui, lo tradisce, il ricco Thomas Crawford organizza un omidicio "perfetto". Sceglie il momento giusto per sparare alla donna, dentro casa, e successivamente intesse un dialogo con l'amante di lei, che casualmente e' il poliziotto incaricato di negoziare con il presunto omicida. Il caso viene affidato a Beachum, giovane procuratore rampante, prossimo ad abbandonare la magistratura per andare a lavorare in un prestigioso studio legale privato. Nonostante sin da subito non si trovi l'arma con cui Crawford ha sparato a Jennifer - la quale e' sopravvissuta, seppur finita in coma - il procuratore, convinto di avere una facile vittoria, e gia' con la mente al nuovo lavoro, sottovaluta l'avversario, che "prende in mano" il gioco nel momento in cui dichiara che il poliziotto che l'ha arrestato e' l'amante della coniuge. Pur avendo la tentazione di mollare, il giovane accetta la sfida con il furbo Crawford, che arriva al punto di ottenere l'assoluzione; non pago di cio', tuttavia, pretende una vendetta completa ed ormai inutile, e sara' proprio questo dettaglio che aprira' una grave falla nel suo piano, dando modo al giovane procuratore di incastrarlo. La narrazione ha una struttura ben congnegnata. Il "cattivo", interpretato da Anthony Hopkins, e' mostrato mentre spara alla moglie, in modo da levare agli spettatori ogni dubbio circa la colpevolezza. La leggerezza con la quale lo stesso affronta le prime fasi del procedimento a suo carico, pero', lasciano presagire che egli abbia un assoluto controllo della situazione, uno stato di cose che perdura per l'intera fase del dibattimento. A noi non rimane che capire come egli abbia potuto ingannare detectives e giudice; e' pero' emblematico, che si arrivi alla verita' solo grazie ad un eccesso di "hybris" del Villain, e che a cio' contribuisca la rettitudine del protagonista, interpretato da Ryan Gosling, il quale non cede alla tentazione di chiudere il caso a suo favore con azioni disoneste. Anthony Hopkins e' molto bravo nel ruolo di Thomas Crawford. Appare freddo, determinato; ammiccante verso le autorita' che dovrebbero condannarlo e provocatorio nei confronti del procuratore, il quale e' figura meno carismatica, e leggermente stereotipata. Egli muta il suo carattere; sacrifica la propria ambizione ed una promettente carriera in nome della verita', che raggiunge grazie ad una brillante intuizione. Nulla in questo film e' lasciato al caso, ogni elemento, anche il piu' insignificante, e' funzionale all'evoluzione della trama. Ben interpretato, "solido", appassionante, merita senza dubbio la visione.
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