Regia di Gregory Hoblit vedi scheda film
Gli unici elementi belli da vedere in questo film sono le strane macchine a scorrimento di sfere ideate, progettate e costruite dal macchiavellico protagonista Hopkins. Quasi volessero essere creazioni indicative di una mente tanto geniale quanto spietata, pericolosa e fredda calcolatrice.
La pellicola è di un melenso sconcertante dall'inizio alla fine. I pochi brividi sono telefonati. Storia già vista in diverse salse.
Anthony Hopkins sfoggia tutto il suo celebre e ormai scontato repertorio di mossette, smorfiette e occhiate diaboliche in perfetto stile Hannibal Lecter.
Gosling appare "spaesato" e convince poco nel ruolo di giovane avvocato-yuppie rampante che pur di farsi strada nella carriera dovrebbe passare sul cadavere di qualsiasi avversario.
Brava, bella e convincente invece Rosamund Pike nel ruolo di avvocato-senior: il suo sguardo buca lo schermo e non si dimentica facilmente; la sua sensualità è calda, anche se ovattata dal rigore professionale.
Ci si poteva aspettare un grande legal-thriller, ma, prese a paragone, alcune puntate del serial Perry Mason hanno più mordente e ritmo.
In alcuni momenti della vicenda verrebbe quasi voglia di prendere a pugni Gosling per la mediocrità e la pressapochezza della sua interpretazione.
Prolisso, farraginoso, smorto. Una delusione.
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