Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film
Facoltà di scienze della comunicazione. Lei è orrenda e secchiona, dà ripetizioni per mantenersi. Lui è figo, ricco, burino e ignorante: ha bisogno di ripetizioni. Il destino forma una nuova, improbabile coppia.
Debutto in un lungometraggio a soggetto per Volfango De Biasi, già capace qui di sfoderare il massimo delle sue potenzialità artistiche: il futuro autore di cinepanettoni si ritrova infatti a dirigere una commediola sentimentale post-adolescenziale con due interpreti bellocci di richiamo (Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi) e una trama che rasenta l'inconsistenza. Alessandra Magnaghi è l'altra firma da titolare, oltre a quella del regista, sul copione; collaborano alla sceneggiatura Tiziana Martini e Gabriella Tomassetti; il film segue evidentemente l'onda del successo del filone trainato da Tre metri sopra il cielo (Luca Lucini, 2004), proponendo una rimasticatura dei soliti luoghi comuni rosa 'giovanileschi', in primis il topos della ragazza cessa che si trasforma in gnoccona sciogliendosi i capelli e togliendosi gli occhiali con lenti a fondo di bottiglia. C'è da dire che con la Capotondi tale stratagemma funziona a perfezione (difficile renderla brutta, anzi) e che, al di là dei meriti di mamma, la protagonista risulta anche l'unica in grado di recitare adeguatamente in tutto il cast, d'altronde privo di grandi nomi (escludendo le particine, quasi comparsate di Gianfranco Barra e Riccardo Rossi). A peggiorare la situazione già parecchio precaria, De Biasi non sa contenersi e raggiunge quasi le due ore di durata, tutt'altro che idonee per un prodotto dichiaratamente destinato a un pubblico poco propenso all'attenzione e all'impegno. 1,5/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta