Regia di Volfango De Biasi vedi scheda film
Una ragazza studia, in buona fede, in una facoltà universitaria utile solo ai suoi professori, fino a quando non viene reclutata da un compagno di corso assai poco brillante, ricco e frivolo, che odierà e amerà dopo pochissimo tempo. La ragazza si accanisce, perde tempo sull'analisi della realtà...ma scopriamo fin dall'inizio che il suo studio è meticoloso e meccanico, non interiorizzato, all'esame è talmente noiosa che rischia quasi di giocarsi il trentaellode - perchè a volte, se sei brutta, neanche quello è tanto scontato: la lode per i tuoi effettivi. La protagonista conferma dunque la tesi superficiale, provocatoria, ma per metà vera dell'assurdo personaggio femminile che la trasforma "per noia". Alla non amica in questione, modaiola e perfida come da catalogo, si deve infatti il detto: "Alcuni cercano la verità solo perchè non possono permettersi il resto", che cela l'ovvio ribaltamento "alcuni cercano il resto perchè non possono permettersi la verità". Seguiamo quindi le peripezie di una giovane donna molto insicura riguardo alle sue possibilità seduttive, ma fin troppo sicura di sè per quanto riguarda il suo valore intellettuale e morale. Forse il regista non immagina, però, che non tutti sono facili prede, e che gli emarginati si aggirano ben più consapevolmente di quanto sembri in un mondo dal mood grigiastro, che la piattezza colorata della regia non riesce a esprimere. De Biasi si perde in parossismi, in frasi fatte, in quadretti familiari ridicoli, in sentenze"riassuntive" sulla vita e sull'amore che non dicono nulla nella loro ansia di generalizzare. Prevedibile il finale in cui il fighetto, che peggiore non poteva diventare, migliora un po' per "amore" -o diciamo pure per via del suo enorme ego ferito - e la brava studiosa si compromette, accelerando l'idea commerciabile di una crescita in cui abbracciare inevitabilmente ciò che non ci appartiene .
trendy...unica perla, i CCCP nel negozio d'abbigliamento per coatte
i malori che ti costringono a casa a guardare film leggeri...così leggeri che ti vien voglia di caricarli un po'
personaggio improbabile: è in tiro ma evidentemente non stupidissima...pronuncia frasi da ideologa del superficiale cinismo che nella vita reale la renderebbero piuttosto demodè
Il "catalitico" di Boris. Ma anche, da piccolo, il Siddharta de "L'albero delle pere"
bel trucco...ragazza dalla recitazione nervosetta e stilizzata ma non malvagia. Ha un vero handicap: la vocetta...
Dal nome originale sarà probabilmente anch'egli un figlio di papà figlio di ex sessantottini...come regista non funziona. i suoi fotogrammi sono come le fotografie del protagonista maschile
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