Regia di Lee Tamahori vedi scheda film
Cris Johnson può prevedere il futuro prossimo che lo riguarda. Non solo non prenderà mai una storta, ma se gioca a Blackjack per il croupier è finita! Cris ha strane visioni rispetto ad un’avvenente ragazza bionda ed è inseguito da una tostissima poliziotta, perché il dono di Johnson può aiutare quest’ultima nelle indagini su un misterioso accadimento. Fin qui il soggetto di Philip K. Dick (“The golden man”): soggetto non originalissimo visti i trascorsi del grande scrittore americano (“Minority Report”), ma che dà uno spunto importante per un film ad alta tensione. Peccato che l’immobilismo dei protagonisti Cage e Biel e la regia didascalica di Tamahori rovinino un po’ il tutto.
Cris Johnson è un’antitesi di Leonard Shelby (“Memento”), così come le tematiche trattate. In questo “Next” la sfasatura mnemonica è un mezzo per fare qualcosa, per il protagonista del film di Nolan invece è il difetto in sé ad essere il protagonista del film.
Il finale è molto bello, anche se la trattazione delle vicende dickiane non è all’altezza… Le peripezie volute dall’autore del soggetto sono l’unico motivo di interesse per cui vale la pena vedere questa pellicola.
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