Regia di Paul Greengrass vedi scheda film
Non sono mai stato un grande fan della saga dello smemorato Jason Bourne: ho trovato appena passabile il primo episodio della serie e alquanto deludente il secondo, per cui mi sono accostato con un pizzico di diffidenza a questo "Bourne Ultimatum" che, sorprendentemente, si è rivelato come probabilmente il migliore della serie. I difetti della seconda puntata, già diretta da Paul Greengrass, ci sono tutti: in particolare un'eccessiva cupezza della fotografia che rende difficile seguire lo svolgersi della pellicola e il solito insistere su inquadrature sbilenche e tremolanti per conferire dinamismo alle scene d'azione (con l'unico risultato di indurre a sprazzi, almeno nel sottoscritto, un vago senso di nausea), in compenso "The Bourne Ultimatum" è un film asciutto e godibile, meno contorto dei precedenti, decisamente più lineare e davvero ben fatto nelle scene d'azione (veramente spettacolare, ad esempio, l'inseguimento sui tetti di Tangeri). Non un capolavoro, insomma, ma un'ottima pellicola d'azione con un eccellente Matt Damon che, nonostante l'aspetto fisico da nerd o giù di lì, ha saputo davvero rendersi credibile nel ruolo di una infallibile macchina da guerra. Bravina anche Julia Stiles, uno dei volti più graziosi (e probabilmente sottovalutati) della giovane Hollywoo). Voto sufficiente.
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