Regia di James Mangold vedi scheda film
Confrontarsi con uno dei più celebri western psicologici è roba da far tremare i polsi.però Mangold in modo piuttosto temerario dopo 50 anni ci consegna un altro treno diretto a Yuma.Rispetto all'originale è aumentata la durata,i duetti tra i due protagonisti sono una scusa per far vedere i divi all'opera,è aumentata la quota di violenza,in un finale che guarda quasi con deferenza a Peckinpah.E come per tutti i remakes ci sono due modi per guardarlo:si può vedere come un film ex novo(praticamente impossibile)o si confronta con l'altro.E se assumiamo il secondo punto di vista questo film ha tutto da perdere.La prima domanda che uno si deve porreè perchè fare un remake di un fil così bello e giustamente famoso?Bisogno di omaggiare sentitamente o cronica mancanza di idee per un genere che al botteghino odierno non entusiasma?E'un film che non convince del tutto,è verboso,in alcuni passaggi poco chiaro,ci sono personaggi forse pleonastici(come quello di Peter Fonda,fatta la tara dell'enorme piacere di rivederlo),non convince il ricondurre quasi tutto al rapporto tra padre e figlio(sembra un retaggio troppo moderno per fare parte di un western,non credo di aver mai visto un western che si soffermi sui problemi di un adolescente che si ripercuotono sul rapporto col genitore) invece che soffermarsi sul rapporto tra il bandito e il contadino ottimo tiratore che lo deve scortare fino al treno.Da western psicologico nonostante la staticità di alcuni lunghi passaggi(questo remake dura circa 30 minuti in più dell'orginale) Mangold lo trasforma in qualcosa di più tradizionale,di più fruibile al grosso pubblico che per la maggior parte si annoia se sente chiacchierare per più di un minuto di seguito.Che dire di Bale e Crowe?Sono forse troppo divi per le rispettive parti:forse Bale convince di più perchè con il suo aspetto ossuto,smunto sembra dare una visualizzazione concreta al tormento che corrode il suo personaggio,mentre Crowe in certi frangenti infastidisce con la sua aria sorniona sembra nascondere intenti subdoli e che invece alla fine non si materializzeranno.E poi scusatemi:sarò io che non capisco ma come non capivo il ravvedimento del bandito nel primo film non capisco a maggior ragione questo:omosessualità latente nel primo e furbo aggirare dell'ostacolo nel secondo?Comunque nonostante il film sia non propriamente riuscito ci sono alcuni passaggi,alcune sequenze suggestive che sembrano indicarci che in realtà Mangold è molto più bravo di quello che si vede in questo film ....
ok
ok
fa piacere rivederlo ma il personaggio è pleonastico
tra i due è quello più efficace
insomma,non una prova da incorniciare
un temerario un mestierante che cerca di diventare autore
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