Regia di Mikael Håfström vedi scheda film
Da un racconto pubblicato nella raccolta "Tutto è fatidico", ecco un altro estratto dall'ormai ultratrentennale opera di Stephen King: la storia, non nuovissima, di uno scettico che per un impegno preso deve passare del tempo in un ambiente maledetto è un leit-motiv che agli appassionati dell'horror suona conosciuto, e lo stesso breve scritto dell'autore di "It" non è tra i più memorabili a memoria di fan. Detto questo, "1408", diretto dal nordico Mikael Hafstrom, è un horror di buon livello, che conta molto sulla bravura attoriale di John Cusack, doppiato non granchè bene,per la verità, e su effetti speciali validi che tuttavia non rubano la scena: ambientato quasi per intero nella stanza malefica, il film sviluppa tensione con abilità, riuscendo a delineare il dramma che il personaggio principale si porta dentro con pochi flashbacks, e evidenziando il potenziale pauroso dell'anonimità di una stanza d'albergo. Samuel L.Jackson ha praticamente due scene in tutto, e il finale originale , assai più pessimista , è visionabile nel dvd americano.
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