Regia di Judd Apatow vedi scheda film
Secondo film per il cinema - dopo 40 anni vergine (2005) - del quarantenne Judd Apatow, sceneggiatore-regista-produttore tv che nel deprimente panorama attuale della commedia hollywoodiana si distingue sia da quella gloriosa del passato sia dal filone demenziale di moda. Lo stesso autore lo definisce un film rozzo ma con cuore, con un modesto messaggio incorporato: cercate di essere il meno bastardi possibile. Girato a Los Angeles (non manca una forte scossa sismica) con trasferte a Las Vegas e Northridge. La bellina Allison e il bamboccione Ben s'incontrano in un bar, entrano in sintonia e, un po' sbronzi, finiscono nello stesso letto. Il mattino, un po' immemori e impacciati, si salutano e se ne vanno. Settimane dopo lei gli telefona: sono incinta. Lui deve scegliere tra la fuga e la responsabilità. Risultato: una commedia in discreto equilibrio tra gag visive e dialoghi spiritosi (più del titolo italiano), un'irriverenza di facciata e una deferenza di fondo, volgaruccio qua e benpensante là. È anche un film di famiglia: Leslie Mann, l'amica sposata di Allison, è moglie del regista e le due bambine sono le loro figlie. Fugaci entrate di Steve Carell, Jessica Alba, Eva Mendes, James Franco, nelle parti di se stessi.
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