Regia di Judd Apatow vedi scheda film
Judd Apatow non è un genio, questo sia ben chiaro. È semplicemente il tipico uomo che si fa trovare al posto giusto, nel momento giusto e di questi tempi equivale ad una gran bella vincita alla lotteria. Autore televisivo e sceneggiatore portato per la commedia, ha modo di fare la sua bella gavetta incrociando il cammino con quello dei grandi stand-up comedians e con molti dei volti più noti passati per il Saturday Night Live. Alla fine dei '90 il nostro imperversa sul piccolo schermo con diversi show e serial iniziando a formare con i propri attori un vero e proprio gruppo di lavoro che andrà consolidandosi anno dopo anno sino a diventare una vera e propria banda. Nel 2005 arriva l'esordio cinematografico con "40 anni vergine" ed è subito successo. Riempito il vuoto lasciato dalla stanca che sembra affliggere i vari fratelli Farrelly, Zucker e Wayans, Apatow pare inarrestabile fra copioni scritti per altri e produzioni varie. Nel 2007 la consacrazione con "Molto incinta" dove a fianco della simpatica e graziosa Katherine Heigl, il regista americano schiera i suoi pupilli al gran completo: Seth Rogen in primis ma anche Paul Rudd, Jason Segel, Jay Baruchel e Jonah Hill ovvero la nuova leva di comici americani che spadroneggerà negli anni zero. Il film in sé non è niente di eccezionale ma offre la chiave di volta per comprendere le dinamiche sulle quali si basa la commedia di Judd & Co. Essenzialmente si tratta di bambinoni cresciuti e dediti al cazzeggio che all'improvviso si trovano a dover crescere con tutte le responsabilità che ne conseguono. Un concept semplice e vecchio come il mondo ma affrontato in maniera meno convenzionale del solito, con tanta voglia di politicamente scorretto ed uno spiccato gusto per le situazioni limite in cui dilagano battute sboccate e performance grottesche. Nello specifico, qui è il turno di una gravidanza non prevista e nonostante una seconda parte troppo perbenista in cui tutto va come deve andare, l'allegra combriccola del team Apatow strappa più di una risata fra deliri oppiacei e citazioni cinematografiche tutt'altro che raffinate. Niente di irrinunciabile ma per una serata di disimpegno cerebrale basta e avanza.
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