Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film
Guardando il terzo capitolo di Resident Evil emerge con maggiore potenza un dato di fatto ogettivo innegabile: questa saga di zombie è nettamente inferiore ai film di Romero e Dario Argento, in quanto è un enorme videogioco. Tuttavia il regista e gli sceneggiatori creano dei personaggi veramente molto simpatici in grado d'intrattenere lo spettatore, lo spettatore finisce per affezionarsi ai personaggi buoni come Carlos ed Lj e ci rimane molto male quando muoiono; merito sopratutto della simpatia di attori come Oded Fehr e Mike Epps. Per non parlare della bravura del fascino e dell'enorme simpatia di Mila Jovovich. L'impressione guardando questo film è quello di trovarsi in un'allegra gita tra amici affiatati. Pure i cattivi sono simpatici in quanto in una situazione apocalittica mantengono sempre una forte razionalità, mi riferisco al malvagio dottor Isaacs che si trasforma in Tyrant personaggio simile agli antagonisti dei super eroi, Tyrant in un delirio di onnipotenza dice: ''tu non mi puoi uccidere, sono invincibile'' salvo poi essere fatto a fette come una zucchina. Interessante notare come il regista per edulcorare un film abbastanza pesante faccia un uso disinvolto di bambini o meglio di bambine, nel capitolo precedente c'era l'undicenne Sophie Vavasseur, in questo capitolo la ''regina bianca'' è interpretata da Madeline Carroll 10 anni all'epoca delle riprese, manco a farlo apposta il suo personaggio apparentemente cattivo ci sta pure molto simpatico. Il film nonostante qualche caduta di stile si lascia vedere, non è assolutamente brutto tuttavia non va oltre la sufficienza.
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