Regia di Russell Mulcahy vedi scheda film
Devo dire che ero piuttosto prevenuto verso questo film, un po' perchè (scientemente) avevo evitato anche i due precedenti, e un po' perchè non ho mai frequentato l'omonimo videogioco (del quale, credo, potrò fare a meno ancora a lungo). E invece mi sono divertito e ho assistito ad un bell'action movie, intrigante perchè girato come una sorta di western apocalittico o post atomico, avente come sfondo un desolato ed arido deserto popolato dai cosiddetti "non-morti". Ma è lei, Milla alias Alice, che fa tutta la differenza, una splendida creatura fredda e di pochissime parole, ma decisa e volitiva. Anch'io (e non ero il solo) detestavo la sua mancanza di espressività, ma ora sono consapevole che proprio quella freddezza è la sua cifra stilistica primaria; come a dire, cioè, che Milla è fatta così: bella e lontana, e temo non la vedremo mai in ruoli sentimental-sdolcinati . Quindi è estremamente funzionale al personaggio che, in fondo, altro non è che un'eroina da videogioco, senz'anima, anzi dotata di un'anima vendicatrice, tormentata e molto dark. Vedendo le immagini scorrere, si riconoscono (alcune esplicite, altre un pò piu' vaghe) svariate citazioni, dagli "Uccelli" di Hitchcock al Pianeta delle Scimmie, passando per l'immancabile Maestro George Romero. Il tutto, alla fine, ha un suo fascino. E non te lo aspetteresti da uno come Russell Mulcahy, regista videoclipparo per eccellenza, anzi un decano dello stile "adrenalina patinata in videoclip". E quel fascino ha un nome e un cognome: Milla Jovovich, senza la cui maschera perfetta da guerriera estrema questa pellicola non avrebbe senso, anzi sarebbe stata una carnevalata. Milla, con la sua presenza fiera e definitiva, valorizza tutto ciò che le sta intorno, dagli scienziati pazzi ai soliti zombies. Caso piu' unico che raro di una non-attrice che dà un valore aggiunto ad un film. Ci sono diverse scene di combattimenti nel film, girate in modo forsennato, il che le rende ancora piu' spettacolari e violente. Anche il "make up" degli zombies è efficace ed incisivo. Pur senza aver visto i due episodi precedenti, azzardo una considerazione: mi sembra di scorgere in filigrana un atto d'accusa verso la sperimentazione scientifica selvaggia, dettata dall'avidità, e dunque contro la scarsa etica di certi scienziati folli. Il film, girato in gran parte in ampi spazi in pieno giorno, col sole a picco sul deserto infuocato, è caratterizzato da una fotografia particolarmente luminosa. E questo lo differenzia notevolmente rispetto ai due precedenti, notturni, piovosi, sotterranei e claustrofobici. Concludendo, l'ho trovato un prodotto di puro intrattenimento sufficientemente godibile e divertente, senz'altro molto di piu' del cupo, tragico (e noiosetto) "28 Settimane dopo", altro recente zombie-movie. "Extinction", il titolo del film, è esplicito circa la decisione dei produttori di chiudere qui la saga: eppure il finale del film pare orientare la vicenda verso ulteriori sviluppi. Chissà. Comunque vada, noi tiferemo ancora per la bella guerriera Milla.
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