Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Film d'inchiesta che si assesta a metà strada tra il finto reportage e il legal thriller, peccando forse sul versante dell'azione (carente) e su un ritmo in alcuni punti un po' pesante. Oliver Stone affonda nel cuore della questione, senza alcuna concessione alla compiacenza che si è soliti riconoscere alle istituzioni. Governo, Cia e militari vengono messi alla berlina, supponendo l'esistenza di un movimento ombra che ha retto (e probabilmente regge), all'insegna delle menzogne, le sorti delle democrazie a discapito dell'effettiva volontà del popolo.
Grande dispendio e sfarzo di attori, con soggetti come Tomas Milian e Donald Sutherland impiegati in piccoli cammei. Su tutti gigioneggia Joe Pesci, ma tanti sono i volti noti ivi compresi attori (Michael Rooker) che poi avrebbero fatto la fortuna di altri generi. Cult assoluto per i sostenitori della teoria del complotto. L'assassinio di Kennedy, infatti, viene ben rappresentato e spiegato durante il processo finale dall'infinito monologo di Kevin Costner. Coraggioso.
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