Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
Tristan, alla ricerca di una stella cadente, entra in un mondo fatato di streghe, maghi e uomini coraggiosi. La stella si è nel frattempo trasformata in una ragazza innocente e attraente (Claire Danes, chi si rivede!) ma oltre che a Tristan interessa a moltissime altre "persone". Alla malvagia Lamia, stregaccia con la faccia invecchiata di Michelle Pfeiffer alla ricerca dell'eterna giovinezza, e ai pretendenti - vivi e morti - al trono del regno fatato (sette fratelli serpenti che vogliono succedere al vecchio Peter O'Toole con ogni mezzo necessario). Stardust, che senza eccessiva inventiva si inserisce nel filone di fantasy ad alto costo per bambini e adulti troppo poco cresciuti, gioca spesso la carta dell'ironia per rialzare l'età ipotetica degli spettatori. Ma le gag continue, soprattutto dei fantasmi, e la presenza del neo prezzemolo Robert De Niro riescono solo in parte a evitare il retrogusto stantio di un'operazione ricca ma non ricchissima, solida ma non blindata, che infatti ai botteghini americani ha riscosso un tiepido consenso. Certo, la dose di ironia rende meno posticce molte situazioni e la sceneggiatura presenta un discreto numero di colpi di scena, ma la struttura generale risulta spesso stanca e solo a tratti riesce a rendere meno inutile il notevole spiegamento di mezzi.
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