Regia di Matthew Vaughn vedi scheda film
Nell'effluvio di celluloide dedicata al fantasy, che dal 2001 riempie gli schermi ad ogni stagione, visti i risultati delle saghe di "Harry Potter" e "Il signore degli anelli", qualche titolo merita visione e addirittura di essere ricordato, ma come per ogni macro-sfruttamento, le idee si fanno scarse e per uno che incassa miliardi, molti vanno in perdita o nel dimenticatoio brevemente: oppure si progettano trilogie, e serie ancor più lunghe, sulla base di un libro appartenente al genere (vedi "La bussola d'oro" e "Narnia", che rischiano di tramutarsi in progetti bloccati), e al primo episodio che non raggiunge i traguardi attesi si annulla il prosieguo."Stardust", che annovera nel cast nomi di serie A recentemente avvezzi a partecipazioni de luxe, molto remunerative ma abbastanza dimenticabili, ha perlomeno il dono dell'ironia, e di un ricorso ad un humour macabro che rende il tutto bevibile, anche se il dejà vu non manca di certo. Probabilmente la dispendiosa pellicola non ha raccolto ciò che chi l'ha prodotta sperava, ma De Niro pirata ruvido in pubblico ed effeminato in privato è una trovata simpatica, e così gli spettri che parlano cordialmente, nella loro condizione, delle dispute che li vedevano nemici in vita. Una favoletta, neanche troppo originale, ma non irrita.
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