Regia di Robert Redford vedi scheda film
Tre storie parallele (più un flashback) che all’inizio sembrano scollegate: due drammi da camera che si svolgono alle estremità est e ovest degli Stati Uniti (dove si confrontano un senatore repubblicano e una giornalista, un professore e uno studente), un film bellico con due soldati spediti a piantare la bandiera a stelle e strisce in un remoto angolo di terra e inchiodati dal fuoco nemico. Come il Nichols di La guerra di Charlie Wilson, Redford recupera lo spirito degli anni ’70 attualizzandolo con intelligenza e disincanto al post 11 settembre e facendo un accorato richiamo al senso di responsabilità individuale. Un filino declamatorio verso la fine, ma l’ultima domanda resta giustamente in sospeso: la risposta spetta a ognuno di noi. Montaggio serrato, con le scene interrotte al momento giusto per rilanciarsi l’un l’altra. Quando persino Cruise fa la sua onesta figura, difficile parlare male del resto.
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