Regia di Mimmo Calopresti vedi scheda film
È un film sbagliato, ma non lo definirei in termini così negativi come molti (Mereghetti in primis) hanno fatto. La prima mezz'ora è fastidiosa ed il velleitarismo dei tre ragazzi imbarazzante: si può voler fare un film seriamente senza neppure avere la sceneggiatura? Però il tentativo di fare una riflessione, parzialmente autoironica, su cosa sia il cinema in Italia oggi non è da disprezzare. Che poi nel film si respiri un buonismo (nel cinema sono tutti così disponibili?) insopportabile è vero e fastidioso. Insomma, Calopresti poteva fare di meglio, a meno che non faccia come il Depardieu che esce dal film, cioè giri qualsiasi cosa gli capiti a tiro, pur di non stare fermo come invece il personaggio di Abatantuono.
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