Chi non ha sognato, vivendo in provincia, di andare a Cinecittà per impadronirsi del segreto del successo, di raccontare con il cinema il proprio mondo e la sua gente? Così accade a tre ragazzi calabresi, stregati dal fascino del grande regista in crisi e del carismatico attore in cerca di sé. Non tutte le favole, però, finiscono allo stesso modo...
Note
Vorrebbe essere un divertito ritratto del cinema d'oggi, sospeso tra il vitalismo del fare e la completa apatia, ed è invece solo un futile monumento al suo autore, che vuole sparare alle stelle con palline di cartapesta. Un film fasullo, dalle ambizioni gonfiate, dalla leggerezza forzata, perennemente ciarliero.
È un film sbagliato, ma non lo definirei in termini così negativi come molti (Mereghetti in primis) hanno fatto. La prima mezz'ora è fastidiosa ed il velleitarismo dei tre ragazzi imbarazzante: si può voler fare un film seriamente senza neppure avere la sceneggiatura? Però il tentativo di fare una riflessione, parzialmente autoironica, su cosa sia il cinema in… leggi tutto
Ci vogliono ben 49' prima che appaia Valeria Bruni Tedeschi (e non sara' molto presente lo stesso in questa stramba Pellicola,meglio cosi' ...),fino a quel momento c'e' stata una bella presenza molto spesso in scena di Elena Bouryka (nuova Stellina del nostro Cinema) ma lo stesso ci s'annoia molto e poi vedere anche un Frassica con capelli verdi fa venire il volta-stomaco !!! Da sottolineare…
È un film sbagliato, ma non lo definirei in termini così negativi come molti (Mereghetti in primis) hanno fatto. La prima mezz'ora è fastidiosa ed il velleitarismo dei tre ragazzi imbarazzante: si può voler fare un film seriamente senza neppure avere la sceneggiatura? Però il tentativo di fare una riflessione, parzialmente autoironica, su cosa sia il cinema in…
VOTO : 5.
Il film vorrebbe, credo, essere una leggera e poetica dedica al mondo del cinema, alla passione alla vita.
Il risultato è deludente e la sensazione preponderante rimane senza dubbio la noia che a tratti attanaglia tutto e tutti.
Il film ruota attorno ad un paesino di villeggiatura dove tre, poco ispirati (come si fa a voler far cinema e non sapere chi è Scorsese, ma…
La faccia deteriore del nuovo cinema italiano.Per quanto mi riguarda quasi un concorrente alla pari per arroganza a Il regista di matrimoni di Bellocchio.Naturalmente è solo una mia opinione.I tre ragazzotti che cercano di fare cinema sembrano degli alieni nel mondo di celluloide e allora sorge il dubbio:ma come può essere verosimile che tre brancaleoni come questi,che conoscono…
Difficile dire cosa sia stata Roma per il cinema - e non solo per quello italiano - senza cadere nella retorica e nei luoghi comuni. Solo poche città al mondo (Parigi, New York, forse Londra) hanno saputo occupare lo…
Il racconto dei sogni frustrati di un gruppo di giovani aspiranti registi, abitanti in una piccola località marittima del meridione. Quando, finalmente, dall'estero arriva il personaggio della "grande occasione", questi muore di bagordi gastronomici durante la festa organizzata in suo onore. Calopresti ci porge l'amaro ritratto di un'Italia apparentemente semplice e rustica, ma, in fondo,…
A Diamante, in Calabria, tre giovani amici vorrebbero girare un film su una coppia che si ritrova dopo tantissimi anni. Per avere qualche dritta, si rivolgono a un regista in crisi di ispirazione (Abatantuono) e a un attore (Calopresti) che li porta con sé a Roma. Qui arriva la grande occasione: Gerard Depardieu accetta la loro proposta. Una volta a Diamante per le riprese, l'attore francese…
Si dà il fatto che siamo sempre qui a lamentarci del nuovo cinema italiano programmaticamente asfittico, inesorabilmente esangue, strutturalmente privo di ambizioni. E adesso ci tocca ribellarci di fronte a un film fasullo, dalle ambizioni gonfiate, dalla leggerezza forzata, perennemente ciarliero. L'abbuffata di Mimmo Calopresti vorrebbe essere un divertito ritratto del cinema d'oggi, sospeso…
Film privato, che non può spazziare più di tanto. Un'idea non trascurabile, che magari però ha preso la mano al regista, vista anche la disponibilità concreta di un cast di attori pieno di attenzione. L'idea del sogno innocente, è attuata ocn sincerità, ma la conduzione e la sceneggiatura non riescono bene a condurre in porto l'operazione. Ci sono momenti divertenti, ma si traccheggia su…
Il cinema è morto, ma nonostante tutto esiste ancora il cinema morto. Ma al cinema si può anche morire da bulimici, come nel caso di questo ‘abbuffante’ film di Calopresti.
Se all’inizio lo spettatore si illude che il film possa essere il racconto della propria terra natia, la Calabria, dove è nato e cresciuto Calopresti, ben presto si illude.
Infatti, non basta che la bella città di…
Ce ne vuole a fare un film quando le idee scarseggiano e non si sa da che parte andare. Eppure alcune volte il caos, il vuoto interiore, la fuga possono essere elementi capaci di far nascere una scrittura inaspettata, libera, anarchica. Non è comunque il caso de L’abbuffata, dove un Mimmo Calopresti in piena vacuità creativa realizza un film da strapparsi i capelli. Il pretesto narrativo ha…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (1) vedi tutti
Mimmo si è perso. Ritroverà la strada della settima arte? Lo speriamo per lui perchè con questo film non ha dato grandi speranze.
commento di fefy