Regia di Terry George vedi scheda film
Film drammatico che fa provare allo spettatore diverse emozioni. Pellicola assolutamente da vedere.
Vero e proprio film drammatico. In questa pellicola assistiamo, infatti, ad un intenso dramma, una storia amara, triste e angosciante. Il titolo prendo il nome dalla strada (la “Reservation Road”) nella quale si incrociano (scontrano) le vite di due famiglie. Il dramma è narrato e mostrato attraverso il dolore di due uomini: Ethan, il padre del bambino investito e ucciso da Dwight, e appunto quest'ultimo.
Il dolore e la tristezza sono presenti in entrambi, e il film ce li mostra bene... senza mai cadere nella banalità o nell'ipocrisia, senza mai mostrare pianti esagerati, ma solamente concentrandosi sulla rabbia di Ethan (interpretato da un grande Joaquin Phoenix) e sulla frustrazione di Dwight. Mark Ruffalo, che interpreta quest'ultimo, è semplicemente perfetto nel suo ruolo: riesce a far provare allo spettatore un'angoscia profonda ed è molto bravo nel rappresentare l'uomo che si vergogna di quello che ha fatto ma cerca di fingere agli altri che vada tutto bene, che sia tutto apposto dentro di lui.... mentre invece dentro è un insieme di rabbia, frustrazione e una grande agonia.
Se si vuole essere pignoli, in apparenza, sembra che l'interpretazione di Mark Ruffalo sia di livello minore rispetto a quella di Joaquin Phoenix, ma così non è. Certamente Phoenix ha dato prova di una recitazione sopra alla media, però non dobbiamo dimenticarci che a Mark Ruffalo è spettata una interpretazione molto più difficile. Non è una cosa semplice, come invece lui ha fatto, riuscire a trasmettere agonia, smarrimento e desolazione. La scena di quando incontra Ethan nel suo studio mi ha lasciato per un attimo senza fiato... sembrava il mio specchio, lo specchio di tutti gli spettatori.
Altra scena nella quale proprio mi è piaciuto è quando sgrida il figlio perché è stato sospeso da scuola. Solo con l'espressione riesce a far capire allo spettatore cosa pensa, vale a dire: “Chi sono io per insegnare qualcosa a mio figlio? Io gli devo insegnare l'educazione e il rispetto? Proprio io che ho lasciato un bambino sull'asfalto della Reservation road e sono scappato via?”
Con grande bravura è riuscito a rappresentare l'immagine dell'uomo impacciato, sbalordito, incerto. E ha trasmesso ciò agli spettatori, lasciandoci anche noi con questo senso di agonia e con questo senso di vuoto.
Film veramente bello e che ho apprezzato. In certi momenti, se si guarda il film con attenzione, è difficile riuscire a non piangere, o quantomeno continuare a vedere la pellicola senza essere un po' spossati. Mi riferisco, per esempio, alla scena in cui la sorellina di Josh suona il piano dedicando la canzone al fratello... scena molto toccante e commovente.
Funziona tutto bene: ritmo abbastanza veloce per un film drammatico, dialoghi interessanti, ottimi interpretazioni. L'unica cosa che mi ha lasciato perplesso, e che non mi permette di considerarla una pellicola ottima, è il finale.
Ad un certo punto, si prende una strada che è diretta verso il thriller, tralasciando dietro il dramma, finendo con il risultare a mio avviso un po' banale e generalizzata. (SPOILER: in questo caso, mi riferisco alle scene conclusive, cioè quando Ethan, armato di pistola va da Dwight e tutto il resto...).
Sicuramente questo finale è stato accattivante e ha permesso di chiudere la pellicola in un modo e in un tempo perfetto... però non mi ha soddisfatto molto.
Il mio finale ideale?... beh, avrei cercato di non compiacere il pubblico e avrei proseguito (cosa che purtroppo avviene anche nella realtà) con lo sviluppo della vicenda. Vale a dire, la difficile possibilità di scoprire l'identità del pirata della strada e, di conseguenza avrei lasciato spazio ad un finale drammatico. Avrei, perciò, finito con il mostrare il dramma che avrebbe continuato a persistere nei due uomini, in particolare mi sarei soffermato su Mark Ruffalo e sulla sua agonia e sul rimorso che si sarebbe portato dietro per tutta la vita.
Il finale, comunque, in un modo o nell'altro ha voluto chiudere la storia, senza lasciare spazio all'immaginazione o lasciando tutti nel limbo. Ha optato per un finale netto. Che piaccia o no.
Perciò, un dramma/thriller che mi ha colpito e che è riuscito a tenermi per tutta la sua durata con la curiosità su come si sarebbe conclusa la pellicola, su quale sarebbe stata la sorte di Ethan e di Dwight. Non è una cosa che vedo in tutti i film questa. Molto spesso, infatti, le pellicole cercano di trasmettere curiosità, dramma, tensione in un unico frangente, ma falliscono miseramente. Reservation road, invece, ci riesce perfettamente.
Tristezza, rabbia, angoscia, agonia, curiosità... questo è ciò che ho provato guardando la pellicola, così come credo che abbiano provato tutti coloro che l'hanno vista.
Film fortemente consigliato!
Voto: 8
A tutti auguro un buon proseguimento e un buon cinema!
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